Ultima modifica: 21 Giugno 2021
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Gli aperitivi sul balcone: Andrà tutto bene

DALLE ALPI ALLE PIRAMIDI………. DAL CATERINA DE’ MEDICI AL MANTEGNA

 

Sono trascorsi 34 anni da quel lontano 12 ottobre 1987 quando entrai nella sede storica di Via Ghislandi a prendere servizio come insegnante.

Un lungo percorso caratterizzato da intense relazioni umane e professionali con i ragazzi, i genitori, i colleghi, i vari dirigenti che si sono avvicendati nel corso di questi decenni, le istituzioni pubbliche e gli operatori del mondo del lavoro che a vario titolo hanno collaborato costantemente con il ns. istituto.

Una scuola che io assieme a tanti colleghi della cosiddetta “vecchia guardia” abbiamo visto nascere come un neonato, crescere progressivamente nel corso del tempo e consolidare la propria immagine sul territorio fino a raggiungere le attuali dimensioni.

Io e i miei colleghi veterani possiamo affermarlo con grande orgoglio, avendo contribuito con passione, impegno e dedizione a scrivere molte pagine di storia della ns scuola, ricche di esperienze indimenticabili, momenti condivisi di gioia ma purtroppo anche di tristezza e dolore per colleghi prematuramente scomparsi.

Ho intrapreso la professione di insegnante casualmente, ma come accade spesso nella vita (e ne ho avuta ulteriore conferma ad un recente corso di aggiornamento), le cose più belle ed autentiche sono quelle che non ti aspetti, non hai pianificato ma per le quali inconsciamente sei attratto, hai una naturale predisposizione.

Il mio lavoro è sempre stato quello di essere al servizio delle persone e questa filosofia l’ho applicata anche nel mio operato quotidiano con i ragazzi. Ho cercato incessantemente di trasmettere loro valori importanti di come affrontare la vita ed il lavoro con passione, umiltà, curiosità, il desiderio continuo di migliorarsi, la perseveranza e la disciplina nel voler raggiungere i propri obiettivi. E devo ammettere che a distanza di anni molti di loro mi hanno ringraziato per questi insegnamenti. In quel momento di grande soddisfazione personale capivo la bellezza di essere un insegnante. Ovviamente ci sono stati anche rapporti conflittuali o situazioni particolarmente problematiche con altri alunni, che non sempre si sono risolte positivamente e questo mi provocava  un profondo sentimento di frustrazione ed impotenza.

Un pensiero particolare lo rivolgo ai tanti alunni diversamente abili che ho seguito nel corso della mia carriera, con i quali si è sempre instaurato un forte legame affettivo di reciproco arricchimento umano, supportato dalla preziosa collaborazione dei docenti di sostegno e le assistenti ad personam.

La campanella che è suonata l’ultimo giorno di scuola al termine delle lezioni, mi ha ricordato che si è conclusa una parte significativa della mia vita, ma ne inizierà un’altra, salute permettendo, altrettanto avvincente e piena di interessi, attività e sogni da realizzare che erano rimasti nel cassetto.

Concludo ringraziando sentitamente la dirigenza, i colleghi e tutto il personale ATA dell’istituto per le manifestazioni di stima ed affetto che mi hanno dimostrato in questi anni di servizio.

Auguro a tutti voi di proseguire con entusiasmo e tenacia l’opera di crescita intrapresa del Mantegna, per il benessere di tutta la comunità scolastica.

Un arrivederci affettuoso e buon lavoro.

 

Franco Rinaldi

 

 

Stanco, spossato, con gli occhi che bruciano.
Deluso, amareggiato!
Il collo duole, la schiena urla
e la mente s’affatica.
Soffre l’anima!
Ore ed ore al PC, alternate sì,
al piccolo schermo del Cell.
Tutto gira intorno
come caotica danza, ma poi…
“il naufragar m’è dolce in questo mare” ed il dolore scema, scivola via e lascia spazio all’arte e alla poesia!

 

Imperterrita, tenace, audace, testarda, indefessa, perseverante, laboriosa, costante, tremolante… Sì, barcolli ma non molli, anche quando hai perso un uovo.
Stai lì, abbarbicata, appollaiata, a custodire il tuo segreto.
Io qui, sotto, t’ammiro e con te sospiro: troppo bella, tortorella! 🍀
Ed io sto qui, imperterrito, tenace, audace, testardo…
Anch’io barcollo ma non mollo, anche quando qualcosa d’importante ho perduto.
Io qui, dall’altro lato del vetro,
ti accudisco come posso e non mi tiro indietro!
Antonio Cummo

 

Esistenza

Nella dissolvenza dei colori

nitidi ne emergono i contorni

Simona Polotti

 

 

Oggi sul balcone con le mie bimbe i colori della primavera abbiamo provato a metterli sulle uova! Non so se supererebbero i nostri rigorosi protocolli HACCP ma in ogni caso ci siamo divertiti un sacco!
Buona Pasqua a tutto il personale, i docenti, le famiglie e gli studenti del Mantegna!
Giovanni Rosa

 

 

Cari colleghi, torneremo come stormi alle porte del Mantegna e nei suoi corridoi come api operose. Nell’attesa… una serena Pasqua abbracci ciascuno di noi.

 

Rondine

Stupore non è tornar con ali a nuotare

non è il riapprodar su zolla lontana

Stupore è il trovar

accanto al vuoto nido autunnale

gremite le umane voliere

Simona Polotti

 

 

Cari colleghi, vorrei condividere con voi una canzone spagnola che ormai mi fa compagnia da un po’…è stata scritta qualche settimana fa per dare un po’ di conforto a tutti. Non vi nascondo che ogni volta che l’ascolto mi commuovo, ma poi sento il bisogno di riascoltarla probabilmente per il valore che ha per me. La sento infatti come una testimonianza preziosa di amicizia e solidarietà perché mi è stata “regalata” da amici spagnoli, nonché colleghi, che il Mantegna ormai lo conoscono e sentono la nostra città un po’ anche loro. E’ incredibile quanto contino i legami, anche a distanza, e quante dimostrazioni di affetto sincero ho ricevuto fin dall’inizio di tutto, quando ancora in Spagna erano ancora increduli e non pensavano si potesse arrivare a tanto. E poi whatsapp da più parti del mondo da parte di stagisti Educhange che da noi hanno lasciato un pezzo di cuore…tutti in apprensione per i loro italiani. Io questo lo vivo come una sorta di magia che è nata proprio grazie alla nostra bella scuola e al suo sguardo sul mondo.

Un abbraccio a tutti e buon ascolto 😊

Fiorella Barbalinardo

https://www.youtube.com/watch?v=h6FU1-sYOHw Lucía Gil, Volveremos a brindar

 

 

Bugiardo bisesto

Dovevi regalarci un giorno

hai scompigliato i dì

ci hai rubato i mesi

Simona Polotti

 

 

“mentre ch’io era a Virgilio congiunto

su per lo monte che l’anime cura

 

e discendendo nel mondo defunto,

dette mi fuor di mia vita futura

parole gravi, avvegna ch’io mi senta

 

ben tetragono ai colpi di ventura;

per che la voglia mia saria contenta

d’intender qual fortuna mi s’appressa:

 

ché saetta previsa vien più lenta”

Dante, “Paradiso”, Canto 17, vv. 19-27
 
Carissimi tutti,

oggi 25 marzo è il Dantedì  il giorno dedicato al nostro grande poeta che in questo giorno ha immaginato di far iniziare la sua “Commedia”;  che sia di buon auspicio per tutti noi l’esempio di un poeta che ha saputo essere “tetragono ai colpi di fortuna”, capace cioè di affrontare con la solidità, la forza, l’equilibrio di un cubo gli insulti della sorte; che sia di buon augurio per tutta la nostra comunità, le nostre famiglie, la nostra città e il nostro paese l’esempio di un uomo che ha sopportato con dignità sofferenze infernali e ha percorso la strada in salita della rinascita fino a “riveder le stelle”.

Giovanni Rosa

 

 

 

 

Affinchè la musica possa essere di sollievo in questo momento di paura, tristezza e isolamento.
Vinceremo…..assolutamente
Lucia Ostuni
https://youtu.be/mZ5zb2ng0Qg

 

 

Carissimi, buona Prima v’era a tutti!

 

Prima v ’era

Prima v ’era la stretta di mano, l’abbraccio, la carezza, il contatto.

Ciò che prima v ’era, riportaci, Primavera

Simona Polotti

 

 

Ciao e grazie dell’impegno….
il tramonto di ieri dal balcone di casa,
gustando un Lugana superiore… (sentori freschi di mela e pera, fiori di tiglio e pepe bianco, fresco e poco sapido con un piccolo ricordo di mandorla…. insomma MOLTO BUONO)
… sperando in un’alba più serena.
cin cin a tutti
Maurizio Miglio

 

 

Carissima famiglia tutta del Mategna,
tra un avviso, una riunione in modalità meet e altre amenità DAD, mi prendo il tempo per una tisana qua sul nostro balcone: rileggo una poesia che amo molto e che mi riporta a una promessa d’estate che questo tempo ingrato sembra mantenere solo quanto al meteo ma intanto mi aiuta a spingere la sera un po’ più in là:

NAZIM HIKMET, Poesie d’amore

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.

Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.

I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.

E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.

Giovanni Rosa

 

 

Non è facile scrivere
quando i numeri diventano nomi
quando carovane notturne sono le anime in solitudine

Non è facile scrivere
quando si è funamboli con incedere oscillante
su corda tesa tra futuro e abisso circostante

Non è facile scrivere
quando la desiderata spensieratezza dell’allegra brigata
posarsi può come graffio sull’altrui sensibilità

Non è facile scrivere
Come anche lasciar parlare il tumultuoso silenzio

Simona Polotti

 

 

Mi manca tutto questo, mi manca la normalità, mi manca l’aria!
Vorrei potermi addormentare e risvegliarmi da questo incubo che nessuno di noi meritava.
Un abbraccio forte a tutto il Mantegna!

#celafaremo

Antonio Cummo

 

 

Caro Dirigente, Cari Colleghi, Cari Amici e Compagni di grandi battaglie per costruire quella Istituzione che oggi è il Grande A.Mantegna. Un affettuoso ed un caro saluto in un virtuale Abbraccio.
Dicco, ma dico mi ci vedete a casa a fare le polveri ed a fregare il pavimento? Niente foto o video sarebbe…. Mi auguro che tutti voi ed i vostri Cari stiate bene. Rinnovo l’abbraccio e spero un presto rivederci.
Buona giornata Umberto Bufanio

 

 

La foto è un brindisi con aperitivo sul mio balcone che vorrei condividere, un modo per scacciare i fantasmi della paura.
Rosa Scarpa